Cos'è un trauma e come superarlo

Cos'è un trauma e come superarlo

La parola trauma è greca, proviene dal verbo titròskein, offendere. In campo medico è una lesione determinata da una causa violenta. Anche in campo psicologico. E’ un evento al di fuori dell’esperienza umana usuale.

In assoluto, aggressione fisica, torture, campi di concentramento, disastri naturali o umani accidentali o qualcosa che in una specifica cultura assume significato di violenza. Varie sono le reazioni, legate alla sensibilità e alla coscienza e allo stato fisico-psichico della persona.

Una mia vecchia zia che abita a Firenze risentì molto dell’esondazione dell’Arno tanti anni fa, mettendo in atto comportamenti espressivi del suo sentire, restando per sempre impaurita quando l’Arno si ingrossava o c’erano copiose piogge, evitando immagini e riferimenti legati al tema inondazioni, fiumi, maltempo.
Certo un evento importante e raro, ma anche in quel caso una sensibilità, quella di mia zia, che già la spingeva verso la preoccupazione e l’allarme.

Le conseguenze di un trauma possono riferirsi a un periodo breve di acuzie (sei mesi, un anno), una ferita che deve avere il suo tempo per rimarginarsi, oppure emergere dopo parecchio, anche anni, come per alcuni veterani di guerra.
So che i miei lettori, voi, potete essere interessati alla domanda che spesso ci facciamo se noi (o le persone a noi care) abbiamo avuto traumi, quali, grandi, piccoli.

Quelli che ricordiamo, che riconosciamo man mano possiamo imparare a gestirli, maneggiarli, permetterne il corso naturale. A volte una lesione è invalidante per sempre, e impariamo a conoscerci e a conviverci. Magari anche le Paraolimpiadi!
Più difficile il trauma, di cui parlò originariamente la psicoanalisi, quell’evento psichico che sprofonda al di sotto della coscienza. Magari perché eravamo troppo piccoli per reggere quel dolore, che l’organismo pietosamente copre con l’oblio. Che però lascia laggiù una ferita profonda senza nome. Ce ne accorgiamo forse da segni, se guardiamo con benevola curiosità.

Così come se cerchiamo qualcosa sepolto in un terreno, possiamo avere indizi dalla superficie, da come crescono le piante, da pietre smosse, come ben sanno gli archeologi.
Segno di un trauma profondo può essere la difficoltà di maneggiare quel campo, la persona non è in grado di imparare, effettuare esperienze ricostruttive,c ome che il processo di apprendimento\adattamento fosse bloccato.

Come noi umani possiamo superare queste cose? Non abbiamo ricette né certezze. Possiamo però allargare fiducia e coscienza.